La rabbia nel cane. Contagio, decorso e obbligo vaccinale per partire con il cane.

 

La rabbia nel cane, una malattia letale da prevenire con il vaccino antirabbico

La rabbia silvestre è una patologia infettiva acuta e letale, causata dal lyssavirus, un virus che colpisce il sistema nervoso e ghiandolare dei mammiferi e ne compromette irrimediabilmente la funzionalità.

La rabbia si trasmette tramite contatto diretto con la saliva del mammifero già infetto, attraverso morsi, graffi o contatti con le mucose. Qualora avvenisse il contatto con un animale sospetto, sarebbe necessario intervenire tempestivamente per evitare la diffusione del contagio. La rabbia non può essere trattata, se non con la prevenzione, ovvero attraverso il vaccino antirabbico.

La malattia può colpire qualsiasi specie di mammifero, sia domestico sia selvatico, e può essere letale anche per l'essere umano se il contagio non è seguito da profilassi vaccinale post-contagio.

Sintomatologia

I principali sintomi della rabbia nel cane sono le alterazioni comportamentali degli animali infetti: gli animali selvatici tendono a perdere il loro carattere diffidente nei confronti dell'uomo; gli animali domestici sviluppano aggressività ed irrequietezza, cambiamento del tono vocale, salivazione abbondante e schiumosa, problemi neuro-muscolari (paralisi, convulsioni, difficoltà di coordinamento), tendenza ad aggredire e mordere.

Diagnosi, Trattamento e Prognosi

Diagnosticare la rabbia è compito del medico veterinario, che si avvale di strumenti quali le analisi del sangue e delle urine, il test di immunofluorescenza e le radiografie per accertare la presenza del virus nell'organismo coinvolto.

Il trattamento della rabbia prevede il ricovero e la cura da parte di personale competente. Inoltre, in caso di contagio, l'evento va obbligatoriamente denunciato alle autorità competenti al fine di contenere la diffusione del virus.

La prognosi è infausta, in quanto la malattia ha progressione certa e veloce. Il decesso, infatti, può avvenire in tempi brevi, poco superiori ad una settimana.

Prevenire la rabbia con il vaccino antirabbico

L'unico mezzo per il contrasto alla diffusione della malattia è di origine preventiva. Si tratta del vaccino antirabbico, da somministrare all'animale che abbia già compiuto le 12 settimane di vita. I cuccioli di età inferiore non possono ricevere il vaccino in quanto avendo ancora gli anticorpi della madre, questi contrasterebbero l'efficacia del siero.

Il vaccino antirabbico è considerato valido ed efficace dopo 21 giorni e la copertura dura in media un anno per la prima somministrazione e si protrae fino a due-tre anni con le successive inoculazioni.

Per procedere alla vaccinazione del vostro amico a 4 zampe sarà necessario dapprima iscriverlo presso l'anagrafe canina e dotarlo di microchip identificativo. Tali passaggi sono inevitabili: la vaccinazione di un cane non legalmente riconosciuto e registrato non sarà considerata valida.

Viaggiare con il vostro amico a 4 zampe: obblighi sul vaccino antirabbico

Viaggiare con il vostro amico a 4 zampe è un'esperienza unica, ma necessita di una particolare attenzione nell'ambito degli obblighi sanitari e burocratici. In linea generale, il vostro cane dovrebbe essere regolarmente registrato all'anagrafe canina e dotato microchip per l'identificazione dell'animale stesso ma anche della sua famiglia umana. Le norme da seguire in caso di partenze con il vostro cane variano in base al territorio di destinazione.

Viaggiare in Italia

Viaggiare in Italia con il vostro animale non comporta obblighi vaccinali contro la rabbia, eccetto nei casi in cui la vostra destinazione sia il nord-est del Paese. Nel 2008, sebbene nel territorio nazionale la malattia fosse ritenuta debellata, si sono riscontrati casi di contagio, a seguito dei quali si è ripristinato l'obbligo di somministrazione del vaccino antirabbico per cani, gatti e furetti e per gli animali selvatici.

I territori interessati dall'obbligo vaccinale sono il Friuli, il Trentino, il Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano e quella di Belluno. Per tali aree della nazione sono state redatte specifiche linee guida per la prevenzione del contagio da rabbia silvestre.

Per recarsi in questi territori è necessario vaccinare il proprio cane almeno 21 giorni prima del viaggio e comunque non oltre gli 11 mesi antecedenti la partenza, in modo che la copertura sia effettiva. In ogni caso, è sempre utile verificare con il veterinario lo stato di salute del vostro cane e la validità delle vaccinazioni.

Ricordate anche che prima di partire con il vostro amico a 4 zampe, è buona norma assicurargli una adeguata protezione contro i parassiti interni ed esterni, attraverso la somministrazione di prodotti specifici da acquistare in farmacia.

Viaggiare all'estero: il Passaporto per animali da compagnia

Se la vostra destinazione è un Paese europeo o un Paese terzo, le condizioni cambiano: il vostro cane avrà bisogno del Passaporto per animali da compagnia (Reg. CEE n. 998/2003 e decisione della Commissione Europea n. 803/2003).

Per procedere al rilascio del Passaporto, il vostro cane dovrà già essere munito di microchip identificativo, libretto sanitario, registrazione all'anagrafe canina. Il vaccino antirabbico è indispensabile per il rilascio del Passaporto e per la partenza, e deve indicare la data del vaccino ed essere redatto nella lingua del Paese di rilascio e in Inglese. Inoltre, alcuni paesi (Regno Unito, Irlanda, Malta e Svezia) richiedono anche la titolazione anticorpale, la cui procedura può richiedere anche qualche mese, nel caso cui la prima fosse negativa e ne occorresse una ulteriore. Negli stessi Stati non è permessa l'introduzione di cuccioli di età inferiore ai 3 mesi, in quanto non vaccinabili contro la rabbia.

In conclusione, seppure la rabbia sia meno diffusa di quanto non lo fosse diversi anni fa, la sua natura zoonotica e la mancanza di una cura la rendono oggetto di stretta sorveglianza in tutto il mondo. Per queste ragioni, quando si pianifica un viaggio con il proprio cane, è buona norma chiedere dettagliate informazioni sulle norme e le procedure da rispettare, rivolgendosi al proprio veterinario o al farmacista di fiducia.

I nostri farmacisti sono sempre disponibili per fornirvi le informazioni di cui necessitate e per rispondere alle vostre domande, potete contattarli tramite WhatsApp o compilando il modulo di contatto.

 
Tag: Patologie
Pubblicato in: Cani
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