Leishmaniosi nel cane: le 7 domande più frequenti

 

Leishmaniosi nel cane, una patologia infettiva a carattere parassitario che spaventa non solo nel periodo estivo ma, soprattutto, in quello autunnale. E' proprio l'autunno, infatti, a portare alla schiusa delle uova del pappatacio, l'insetto vettore che trasmette la Leishmaniosi, una patologia molto seria, della quale spesso si sottovaluta la potenziale letalità.

Origine della malattia: cosa provoca la Leishmaniosi nel cane?

La Leishmaniosi è una malattia parassitaria a carattere zoonosico -può essere trasmessa all'uomo- sostenuta dalla Leishmania Infantum, un protozoo difasico che viene trasmesso e completa la sua azione infettiva attraverso la puntura di un flebotomo. La leishmaniosi del cane è dunque veicolata dalle punture di insetti simili a zanzare, conosciuti come Pappataci.

Questi insetti sono diffusi in tutto il nostro Paese, con maggiore prevalenza del bacino Mediterraneo: il sud Italia, le Isole maggiori ed, in generale, le aree cui il clima è caldo ed umido, sono le zone a rischio maggiore. Oggi, a causa di cambiamenti climatici e spostamenti sempre più frequenti degli animali, l'infezione è stata riscontrata in aree che si pensava fossero immuni, quali Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna.

Ciclo dell'infezione: come si trasmette la Leishmaniosi?

L'infezione da Leishmaniosi non può avvenire direttamente da cane a cane: è sempre il flebotomo a trasmettere la Leishmania Infantum.

Il ciclo infettivo inizia con il pasto di sangue del flebotomo: la Leishmania viene trasmessa tramite contatto con la cute dell'ospite. In questa fase il parassita, sotto forma di promastigote, viene inglobato e assimilato tramite fagocitosi dai macrofagi, cellule appartenenti al sistema reticoloendoteliale.

Da questo processo, si originano gli amastigoti, che riproducendosi per fissione binaria danno luogo al processo patologico nei tessuti. Gli amastigoti si diffondono dunque sulla cute e nel sangue, e vengono poi facilmente "prelevati" da un eventuale nuovo pappatacio che punge il cane.

Inizia il ciclo di reinfezione: l'insetto punge l'ospite già infetto, assumendo gli amastigoti dalla sua cute. Questi iniziano a produrre nuovi prostigoti, i quali dall'intestino dell'insetto si spostano verso la proboscide e, come conseguenza di un nuovo pasto di sangue, vengono iniettati ad un nuovo ospite.

Sintomi della patologia: come si fa a capire se un cane ha la Leishmaniosi?

Il periodo di incubazione della Leishmaniosi nel cane può durare mesi o anni. La patologia genera spesso un quadro clinico vario e complesso, in quanto una volta assimilato a livello ematico, il parassita infesta e contagia diversi apparati ed organi. I sintomi della Leishmaniosi nel cane, quando la malattia si sviluppa e non resta asintomatica, possono essere:

  • linfoadenopatia con ingrossamento dei linfonodi che si presentano duri, mobili e non dolenti
  • febbre
  • pallore delle mucose
  • letargia ed abbattimento
  • epistassi
  • calo ponderale e dell'appetito
  • lesioni oculari a carico di palpebre, cornea, sclera e uvea
  • lesioni cutanee, dermatiti, alopecia, ulcerazioni, onicogrifosi
  • Gonfiore ed estremo dolore alle articolazioni
  • Alterazione del pelo
  • vomito e/o diarrea
  • insufficienza renale con poliuria e polidipsia
  • aumento di volume di fegato e milza con conseguente aspetto “globoso” dell'addome
  • dolori diffusi, zoppie

Diagnosi della Leishmaniosi: come essere certi che il proprio cane sia infetto?

La comparsa di alcuni dei sintomi citati non è direttamente riconducibile all'infezione da Leishmania, ragion per la quale sarà necessario eseguire una visita specialistica presso il proprio Medico Veterinario di fiducia.

Il clinico eseguirà una valutazione sulla base di diversi elementi, quali la visita, l'esame dei sintomi riferiti ed evidenti, l'esecuzione di uno specifico test a tecnologia ELISA per la diagnosi della Leishmaniosi, ed eventuali altri test quali le colture o gli esami aspecifici per la valutazione dello stato di salute degli organi.

Trattamento della patologia: come si cura la Leishmaniosi nel cane?

Spesso la diagnosi genera una grande preoccupazione nella famiglia umana del cane. Quanto può vivere un cane con la Leishmaniosi? E' possibile curarla in via definitiva?

Affrontare la patologia e assicurare al cane una vita relativamente lunga e normale dipende dalle condizioni di salute dell'animale al momento della diagnosi.

Se la malattia viene diagnosticata in stato avanzato ed è in corso una grave compromissione degli organi e degli apparati, la prognosi non potrà che essere infausta e non supererà i 12 mesi.

Diversamente, se la diagnosi viene effettuata tempestivamente e lo stato di salute del cane è sommariamente buono, il Veterinario procederà con la prescrizione della terapia per il trattamento dei sintomi.

La patologia non è definitivamente curabile: non esistono farmaci in grado di eliminare l'infezione ed il parassita stesso, che resterà sempre latente nell'organismo dell'ospite. A causa di ciò, il cane sarà soggetto a recidive ogni qualvolta il suo sistema immunitario si indebolirà e ad ogni recidiva la malattia si presenterà via via sempre più refrattaria alle cure.

Le cure previste sono pertanto volte al rafforzamento del sistema immunitario e al trattamento degli effetti collaterali causati dalla patologia. L’unico protocollo terapeutico riconosciuto in veterinaria si basa, al momento, sull'associazione di Antimoniato di N-Metilglucamina per quattro settimane e Allopurinolo, per sei mesi.

L'approccio per la cura della Leishmaniosi nel cane è multimodale e prevede, oltre al trattamento dei sintomi, anche due altri importanti elementi: la prevenzione e la vaccinazione.

Prevenzione: quali prodotti utilizzare?

La prevenzione della Leishmaniosi si basa sulla prevenzione delle punture dei Pappataci. Evitare che i flebotomi pungano il nostro amico a 4 zampe è facile, se si utilizzano i prodotti specifici.

Tra questi si può scegliere tra diversi repellenti, spot on o collari, i cui principi attivi impediscono il pasto di sangue o causano la morte degli insetti per contatto. E' fondamentale proteggere il cane attraverso l'uso di questi prodotti non solo da Maggio a Ottobre, ma tutto l'anno, specie se ci si trova in aree geografiche dal clima umido.

Altre misure preventive consistono nell'evitare le passeggiate nelle ore serali - momenti in cui i pappataci sono più facili da incontrare - e lasciare che il cane stazioni in aree pertinenti a corsi d'acqua.

Vaccinazione: quando e ogni quanto tempo somministrare il vaccino?

La vaccinazione non previene la malattia ma stimola il sistema immunitario nei confronti del parassita, abbassando così la probabilità che il cane contragga forme gravi della patologia.

Il ciclo vaccinale può iniziare al compimento dei sei mesi di vita del cane e deve essere ripetuto una volta all'anno, preferibilmente durante il periodo invernale, da ottobre a marzo, previa avvenuta sverminazione ed esito negativo del test sierologico Leishmania.

Il vaccino attualmente in commercio, oltre a prevedere una sola inoculazione annuale, è risultato più efficace e meno dannoso dal punto di vista dell'insorgenza di effetti collaterali rispetto a quello somministrato in passato che, diversamente, prevedeva tre dosi.

In conclusione, la Leishmaniosi è tutt'oggi una malattia che può provocare effetti gravemente dannosi per il nostro amico a 4 zampe. Nell'ottica di prevenire un'infezione è importante far valutare periodicamente lo stato di salute del cane al Medico Veterinario, per arginare l'insorgenza di patologie, ove possibile.

 
Tag: Patologie
Pubblicato in: Cani, Mondo Farmacia
Prodotto aggiunto ai preferiti