La parvovirosi canina, una delle malattie più pericolose per il vostro cucciolo.
Che cos'è la parvovirosi canina
La parvovirosi canina è una malattia infettiva generata dalla presenza nell'organismo ospite del Parvovirus Canino (CPV-2).
La sua natura virale la rende contagiosa e, qualora il cucciolo non fosse stato preventivamente immunizzato, letale. Tuttavia, se trattato per tempo e con i farmaci adeguati, il vostro cane guarirà nell'arco di qualche settimana.
Nonostante sia una malattia che colpisce prettamente i cuccioli, vi sono casi di infezione anche tra soggetti adulti. Inoltre, alcune razze sembrano essere più suscettibili al contagio: Pastore tedesco, Rottweiler, Labrador, Golden Retriver, Dobermann, Pinscher e American Staffordshire terrier tendono a contrarre la malattia più spesso rispetto ad altre razze.
La parvovirosi canina ha come principale esito una infiammazione simultanea dello stomaco e dell'intestino, pertanto è altrettanto conosciuta come gastroenterite virale, enterite virale o gastroenterite infettiva.
Modalità di trasmissione
Il parvovirus è altamente contagioso e resistente nell'ambiente. Il contagio avviene per via oro-nasale: il cane può contagiarsi attraverso il contatto con superfici, feci, urine, gabbie, mangiatoie, vegetazione, altri cani infetti. Inoltre, il virus resta presente anche sul manto del cane infetto. Tra le modalità di trasmissione del virus, inoltre, vi sono casi di contagio per via sia intrauterina sia perinatale.
A causa della sua particolare resistenza agli agenti chimici e fisici, la disinfezione degli ambienti contaminati dal parvovirus è generalmente insidiosa, soprattutto nel caso di parchi, canili, rifugi ed aree pubbliche: il Parvovirus è in grado di resistere fino a sei mesi.
Il periodo di incubazione della parvovirosi canina è di circa 4-14 giorni. Una volta entrato in contatto con l'organismo, il virus si impianta inizialmente nei linfonodi della gola, entra in circolo attraverso il flusso sanguigno e raggiunge l’epitelio del tratto gastrointestinale, aggredendo i villi e diffondendosi successivamente in altri organi. In alcuni gravi casi, il virus colpisce il miocardio, dando origine ad una miocardite da parvovirosi canina.
Sintomatologia
La sintomatologia relativa alla contrazione della parvovirosi canina è ampia e non necessariamente concomitante. I danni della malattia sono, comunemente, a carico del tratto gastroenterico, del midollo osseo e del miocardio.
L'animale infetto può presentare diversi segni clinici:
- febbre alta, che può raggiungere i 40° C.
- enterite emorragica
- anoressia
- vomito
- feci grigiastre con presenza di sangue
- disidratazione
- leucopenia
- dolorabilità addominale
Diagnosi e trattamento
Alla presenza dei primi sintomi -che in genere sono abbattimento, disidratazione e feci anormali-, è necessario effettuare una visita di controllo presso il proprio veterinario di fiducia, il quale procederà alla diagnosi della parvovirosi canina sulla base della valutazione dei sintomi e dei test ed esami specifici per la rilevazione del virus.
Una volta diagnosticata la Gatroenterite virale nel cane, il Veterinario provvederà a prescrivere al vostro cane dei farmaci che contrastano gli effetti della malattia e degli integratori che aiutino il vostro amico a 4 zampe a reidratarsi e a riequilibrare le sostanze minerali perse a causa della diarrea.
Decorso e prognosi della Gastroenterite virale nel cane
La parvovirosi canina, se diagnosticata e trattata per tempo, ha prognosi fausta: si risolve nel corso di qualche settimana ed il parvovirus viene espulso nel giro di circa 30-50 giorni tramite le feci.
Nel caso in cui, la parvovirosi canina si presentasse in forma acuta o non venisse diagnosticata per tempo, la prognosi risulterebbe infausta.
La forma acuta è la più frequente ed esordisce con febbre, letargia, vomito e diarrea che, se non trattati, si evolvono presto in uno shock ipovolemico e causano il decesso nel giro di pochi giorni dalla comparsa dei sintomi.
La forma miocardica, anch'essa grave, si manifesta spesso in soggetti nell’ultimo periodo di gravidanza o in cuccioli di 3-8 settimane nati da femmine prive di anticorpi. L’incidenza della forma miocardica è rara, per merito delle campagne vaccinali e per la elevata concentrazione del virus nell'ambiente, la quale assicura continue stimolazioni del sistema immunitario.
Per evitare il contagio da parvovirus, la profilassi vaccinale rimane l'unico mezzo con elevatissima possibilità di contrasto della patologia. La malattia colpisce spesso i cuccioli nell'arco di tempo che va dal decadimento della protezione anticorpale trasmessa dalla madre tramite il colostro alla risposta immunitaria ottenuta a seguito del vaccino. Vedi qui i vaccini disponibili per la parvovirosi.
Vaccinare il vostro amico a 4 zampe contro la parvovirosi è fondamentale per prevenirne il contagio ed assicurargli un buono stato di salute. Assicuratevi di iniziare la profilassi vaccinale nei giusti tempi, di cui potrete chiedere informazioni dettagliate al vostro veterinario o al vostro farmacista veterinario di fiducia.