Ago ipodermico sterile G20 confezione da 100 pezzi, aghi monouso per uso parenterale e prelievi. Prodotto pensato per fornire una soluzione pratica e sicura per le operazioni di somministrazione e campionamento in ambito sanitario e veterinario, con attenzione alla facilità d'uso, all'integrità della confezione e alla compatibilità con sistemi siringa standard. La confezione contiene aghi calibrati per offrire un buon compromesso tra rapidità di flusso e comfort del paziente, rendendoli idonei a numerose procedure routinarie nelle attività cliniche e di laboratorio.
Gli aghi sono forniti in imballaggi individuali sterili per preservare l'asepsi fino al momento dell'uso; la tipologia G20 è scelta per la sua versatilità in diversi contesti operativi dove è richiesto un calibro intermedio. La confezione da 100 pezzi permette di gestire sessioni di lavoro con continuità, mantenendo scorta adeguata e minimizzando la necessità di riordino frequente in ambulatori, cliniche, studi veterinari e laboratori diagnostici.
Questo prodotto è destinato all'uso da parte di personale sanitario o veterinario formato: medici, infermieri, tecnici di laboratorio, operatori veterinari e personale autorizzato che operino secondo protocolli e normative locali. L'utilizzo corretto richiede l'adozione di procedure asettiche e la gestione sicura dei dispositivi pungenti a fine uso per prevenire contaminazioni e incidenti da oggetto tagliente.
Si raccomanda di verificare sempre l'integrità della singola confezione prima dell'apertura: qualsiasi segno di manomissione o danneggiamento dell'imballo deve comportare l'esclusione dell'ago dal ciclo di utilizzo. Non inserire il nome del produttore o codici specifici all'interno dell'etichetta commerciale, attenendosi esclusivamente alle informazioni tecniche e operative contenute in questa scheda.
Indicazioni Terapeutiche
Gli aghi ipodermici sterili G20 sono indicati per una vasta gamma di applicazioni parenterali e di campionamento, compatibili con le procedure cliniche e veterinarie routinarie. In ambito umano e veterinario, la principale indicazione è la somministrazione parenterale di liquidi, farmaci e soluzioni reidratanti per via sottocutanea, intramuscolare e, nei casi previsti dai protocolli clinici, per prelievo di campioni ematici o per l'iniezione in dispositivi di somministrazione. Per ogni indicazione è necessario l'impiego di personale qualificato che valuti la tecnica più appropriata in funzione della sede anatomica, del volume e della viscosità del medicinale o del fluido da somministrare. Gli aghi possono essere impiegati anche nelle procedure diagnostiche di laboratorio per prelievi venosi o capillari, sempre in conformità alle linee guida di buona pratica clinica e alle normative di sicurezza locale. Sono altresì idonei per l'uso in contesti di cura a breve termine e per interventi ambulatoriali che richiedono dispositivi monouso sterili, riducendo il rischio di trasmissione di agenti infettivi associati al riutilizzo di aghi. La scelta del calibro G20 risponde alla necessità di un compromesso tra rapidità di flusso durante infusioni di volumi moderati e il contenimento del disagio percepito dal paziente; tuttavia, la decisione finale sull'utilizzo in una specifica procedura deve sempre essere presa dal professionista sanitario in base alla situazione clinica e alle caratteristiche dell'ospite. Non sono indicati per uso non medico, per manipolazioni sperimentali non regolamentate o per applicazioni che richiedano materiali o geometrie particolari non presenti in questo prodotto. Infine, l'impiego deve sempre avvenire nel rispetto delle pratiche asettiche e delle raccomandazioni per la gestione dei rifiuti sanitari pungenti, al fine di minimizzare i rischi per operatori, pazienti e ambiente.
Composizione
La composizione degli aghi ipodermici G20 comprende componenti selezionati per garantire resistenza meccanica, biocompatibilità e facilità d'uso. La parte attiva dell'ago è costituita da acciaio inossidabile per uso medicale, lavorato con finiture che assicurano bordi smussati e una superficie liscia, elementi che favoriscono l'attrito ridotto durante la penetrazione e contribuiscono a diminuire il disagio percepito dal soggetto. La parte di connessione, o hub, è realizzata in materiale polimerico stabile e resistente a deformazioni, progettato per assicurare un innesto sicuro con siringhe standard attualmente in uso nei reparti clinici e nei servizi veterinari. Gli aghi sono lubrificati con un sottile strato di lubrificante medico biocompatibile per migliorare lo scorrimento e ridurre la forza di inserimento; tale lubrificante è selezionato per minimizzare reazioni locali e per mantenere la compatibilità con soluzioni iniettabili comuni. Ogni ago è confezionato singolarmente in involucri sterili realizzati con materiali barriera che proteggono dall'umidità e dalla contaminazione microbica fino al momento dell'apertura, garantendo il mantenimento delle condizioni di sterilità. Le procedure di fabbricazione contemplano controlli di qualità per tolleranze dimensionali e per verifica delle finiture superficiali, così da assicurare un prodotto uniforme e conforme ai requisiti di sicurezza e funzionalità attesi. Non sono inclusi additivi farmacologici nella composizione; il dispositivo è privo di rivestimenti medicati che rilascino principi attivi. L'uso di materiali nickel-free o di specifiche leghe può essere indicato per ridurre rischi di sensibilizzazione, pertanto è raccomandabile, in presenza di noti casi di ipersensibilità ai metalli, valutare l'idoneità del dispositivo in funzione delle caratteristiche cliniche del paziente. Tutte le componenti sono state scelte per offrire un equilibrio tra robustezza, precisione e sicurezza d'impiego nell'ambito di procedure che richiedono strumenti monouso sterili.
Controindicazioni
Le controindicazioni all'impiego degli aghi ipodermici G20 sono principalmente correlate a condizioni cliniche o di sicurezza che rendono inappropriato l'uso del dispositivo nella sua configurazione standard. È controindicato utilizzare l'ago qualora la confezione singola risulti danneggiata o già aperta, poiché l'integrità sterile non può più essere garantita; in tali casi l'ago deve essere scartato secondo le procedure di gestione dei rifiuti bio-contaminati. Non usare il dispositivo per impieghi diversi da quelli previsti nella presente scheda, come ad esempio in applicazioni che richiedano materiali specifici non presenti nella composizione, o per interventi chirurgici maggiori che richiedano attrezzature dedicate. È controindicato il riutilizzo dell'ago: il riutilizzo incrementa in modo significativo il rischio di trasmissione di agenti infettivi, di degradazione meccanica della punta e di danno ai tessuti; ogni ago è destinato all'uso monouso. In presenza di nota ipersensibilità o allergia ai materiali di cui è composto il dispositivo (ad esempio componenti polimerici del hub o residui di lubrificante), l'uso deve essere rivalutato da personale medico competente e, se necessario, il dispositivo sostituito con un'alternativa compatibile. L'uso improprio, come la manipolazione non corretta dell'ago o l'applicazione su tessuti non idonei, può causare danni locali, ematomi o perforazioni; pertanto, l'uso è riservato a operatori formati e autorizzati. Gli operatori devono inoltre evitare la decannulazione improvvisa in presenza di materiali corrosivi o soluzioni incompatibili con l'acciaio inossidabile; qualora si sospetti incompatibilità chimica con una specifica soluzione, consultare le informazioni tecniche del medicinale o del fluido prima dell'uso. Infine, non destinare il dispositivo a soggetti o procedure dove siano prescritte caratteristiche dimensionali diverse da quelle del calibro G20; in tali scenari scegliere un dispositivo con parametri adeguati alla procedura prevista.
Sicurezza del farmaco per la specie
Pur trattandosi di un dispositivo e non di un farmaco, la sicurezza nell'impiego degli aghi ipodermici G20 è fondamentale per proteggere sia le specie su cui si interviene sia gli operatori sanitari. L'uso di aghi monouso sterili riduce sensibilmente il rischio di trasmissione di patogeni tra soggetti, ma non elimina del tutto i pericoli associati a manovre non corrette: la contaminazione crociata, la trasmissione ematologica e gli incidenti da punta sono rischi residui che richiedono misure di prevenzione attive. La sicurezza per l'ospite dipende dalla tecnica di applicazione, dalla scelta della sede di iniezione appropriata alla specie e alla taglia, e dalla valutazione preventiva di eventuali condizioni cliniche quali coagulopatie, lesioni locali o reazioni di ipersensibilità che richiedano particolari cautele. Per garantire la protezione degli operatori, è imprescindibile adottare dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali protettivi quando necessario) e seguire protocolli di prevenzione degli incidenti da ago, quali non ricoprire la punta con mani non protette, non ricapare gli aghi e utilizzare adeguati contenitori per il conferimento dei rifiuti pungenti. La gestione dello smaltimento deve avvenire in contenitori rigidi e omologati per rifiuti taglienti; eventuali fuoriuscite di sangue o fluidi devono essere trattate secondo procedure di decontaminazione previste localmente. L'impiego ripetuto su più soggetti è vietato per evitare rischi infettivi; per trattamenti seriali su uno stesso soggetto, è opportuno comunque utilizzare un ago nuovo per ciascuna somministrazione quando previsto dalle pratiche cliniche per motivi di igiene e di mantenimento della qualità della puntura. In presenza di situazioni particolari relative alla specie (ad esempio animali di piccola taglia o pazienti pediatrici), la scelta del calibro e la tecnica devono essere adeguate per minimizzare il trauma tissutale; pertanto, la valutazione clinica preventiva rimane essenziale per la sicurezza complessiva del trattamento.
Precauzioni
Le precauzioni d'uso associate agli aghi ipodermici G20 sono numerose e mirano a ridurre rischi per pazienti, operatori e ambiente. Prima dell'utilizzo verificare sempre l'integrità della confezione individuale e assicurarsi che il dispositivo non presenti difetti visibili; in presenza di anomalie scartare singolarmente l'ago e non impiegarlo. Utilizzare gli aghi esclusivamente come dispositivi monouso e adottare tecniche asettiche per l'apertura della confezione, l'assemblaggio al sistema siringa e la somministrazione, evitando di toccare la punta o la zona sterile dell'ago con mani non sterili o strumenti contaminati. È essenziale prevenire il riutilizzo: la ripetizione dell'uso compromette la sterilità e l'integrità meccanica della punta, aumentando il rischio di infezioni o di danno tessutale. Non tentare di raddrizzare o riparare aghi deformati o piegati; tali dispositivi devono essere scartati in contenitori per rifiuti taglienti. Per impedire l'accesso dei minori o di personale non autorizzato, conservare le confezioni in luogo sicuro e asciutto fino al momento dell'impiego; rimuovere dal blister solo l'ago destinato all'uso immediato. Lavare o igienizzare le mani prima e dopo la manipolazione e indossare guanti adeguati durante la procedura. In caso di esposizione accidentale a sangue o fluidi biologici (puntura accidentale), seguire prontamente i protocolli di primo soccorso e le procedure di sorveglianza sanitaria previste dall'organizzazione; segnalare l'accaduto e adottare tutte le misure di profilassi indicate. Durante lo smaltimento, non comprimere né alterare il contenitore dei rifiuti taglienti; riempire il contenitore secondo le istruzioni del produttore e delle normative vigenti, mantenendolo chiuso e identificato fino allo smaltimento finale. Evitare l'uso in presenza di soluzioni che possano reagire con i materiali dell'ago senza averne verificato la compatibilità. Infine, garantire che l'uso degli aghi sia sempre documentato e tracciato nei registri clinici secondo le procedure locali per garantire qualità e responsabilità operativa.
Modalità di somministrazione
La corretta modalità di somministrazione con aghi ipodermici G20 richiede che le procedure siano eseguite esclusivamente da personale sanitario o veterinario formato e in conformità con protocolli clinici riconosciuti. Prima dell'uso, ispezionare la confezione singola per confermare la sterilità e la integrità; aprire la confezione in ambiente controllato e sterile, evitando il contatto della punta con superfici non sterili. Collegare l'ago alla siringa predisposta assicurando un innesto stabile e privo di giochi, verificando la tenuta meccanica. Applicare la tecnica di iniezione o il prelievo secondo la via scelta (sottocutanea, intramuscolare, venosa o altre vie autorizzate), attenendosi alle raccomandazioni sulla selezione della sede, sull'angolazione d'inserimento e sulla velocità di somministrazione indicate dai protocolli clinici e dalle linee guida professionali; ogni decisione tecnica deve essere modulata in funzione delle caratteristiche del paziente, del medicinale o del fluido e delle condizioni locali. Dopo l'uso, ritirare l'ago con attenzione e senza forzature, evitando movimenti bruschi che possano causare danni tessutali; non tentare di ricoprire la punta con le mani. Conferire immediatamente l'ago usato in un contenitore per rifiuti taglienti omologato, seguendo le procedure di sicurezza per la gestione dei rifiuti sanitari. Nel caso di somministrazioni multiple allo stesso paziente in sessioni diverse, utilizzare un ago nuovo per ciascuna somministrazione per motivi igienici e di performance della punta; per terapie continue, riferirsi alle pratiche cliniche specifiche per la sostituzione periodica degli aghi e per la manutenzione del circuito di somministrazione. Qualora si riscontri qualsiasi anomalia durante l'uso (resistenza anomala all'inserimento, deformazione della punta, perdita di tenuta con la siringa), interrompere la procedura e sostituire il dispositivo con uno integro. Ricordare che le tecniche invasive comportano rischi; rispettare tutte le indicazioni di sicurezza, le linee guida locali e le normative vigenti per garantire l'appropriatezza e la sicurezza della procedura.
Programma di trattamento
Poiché gli aghi ipodermici G20 sono dispositivi monouso, non esiste un "programma di trattamento" inteso come schema ripetuto dello stesso dispositivo sullo stesso soggetto: la regola fondamentale è l'impiego di un ago nuovo per ogni singola somministrazione o prelievo. In contesti clinici con terapie multiple, pianificare la disponibilità di aghi sterili in quantità adeguata alle necessità del servizio per evitare situazioni di carenza che potrebbero indurre comportamenti a rischio, come il riutilizzo. Per terapie o protocolli che prevedono somministrazioni ripetute nel tempo, stabilire procedure organizzative che prevedano la sostituzione dell'ago a ogni somministrazione o secondo quanto indicato dalle linee guida specifiche della terapia in uso. In attività di vaccinazione di massa, campagne di screening o sessioni di raccolta ematica, predisporre un programma logistico che includa l'uso esclusivo di aghi monouso, la rotazione delle forniture per garantire la gestione delle scorte e la corretta eliminazione dei materiali usati. Per procedure che richiedono iniezioni ripetute in un breve lasso di tempo sullo stesso paziente, valutare le raccomandazioni cliniche relative alla modifica dell'ago o della tecnica tra somministrazioni per ridurre trauma locale e rischio infettivo. A livello organizzativo, implementare protocolli di formazione periodica per il personale sul corretto uso degli aghi, sulle tecniche di prevenzione delle punture accidentali e sullo smaltimento dei rifiuti pungenti; mantenere registri di consumo per facilitare il monitoraggio e la tracciabilità delle forniture. Infine, assicurarsi che il piano di gestione dei rifiuti includa raccolta, stoccaggio e smaltimento conformi alle normative locali per i rifiuti sanitari, riducendo l'impatto ambientale e i rischi per la comunità.
Specie di destinazione
Gli aghi ipodermici G20 sono progettati per un utilizzo trasversale in ambito umano e veterinario, destinati all'impiego su soggetti adulti e, con appropriata valutazione clinica, anche su pazienti di taglia ridotta o categorie pediatriche, purché il professionista sanitario o veterinario ritenga il calibro adeguato alla procedura e alla sede di inoculo. Nelle applicazioni veterinarie, la scelta dell'ago deve sempre tenere conto delle dimensioni dell'animale, della natura del trattamento e della profondità richiesta; per animali di piccolissima taglia o per applicazioni delicate potrebbe essere preferibile un calibro inferiore rispetto al G20. Per l'uso umano, il dispositivo è idoneo alle somministrazioni e ai prelievi routinari effettuati da personale qualificato; in contesti pediatrici o neonatali, valutare la compatibilità del calibro con le strutture anatomiche e optare per dispositivi specifici se necessario. La decisione finale sulla destinazione d'uso per una determinata specie o categoria di pazienti deve essere sempre presa da professionisti abilitati, dopo valutazione clinica e conformemente alle linee guida e alle prassi cliniche locali. Indipendentemente dalla specie, rispettare le stesse precauzioni igienico-sanitarie, le regole di asetticità e le procedure di smaltimento per garantire la sicurezza dell'uso e la protezione di operatori e ambiente.