Collare Elisab 10 cm Foqus è un collare elisabettiano progettato per impedire all’animale di leccare, mordere o grattare ferite, punti di sutura, medicazioni o aree cutanee irritate. Il profilo da 10 cm è studiato per offrire protezione e comfort a cani e gatti di taglia piccola e media, fornendo uno spazio sufficiente tra il muso e la zona da proteggere senza limitare eccessivamente la mobilità.
Realizzato con materiali leggeri, bordi rifiniti e sistema di fissaggio regolabile, questo collare facilita le attività quotidiane dell’animale (alimentazione, assunzione di acqua e spostamenti) minimizzando lo stress da ingombro. La struttura è pensata per distribuire la pressione in modo uniforme sul collo e per ridurre il rischio di irritazioni da sfregamento.
Il design semplice e funzionale consente una rapida applicazione e rimozione, rendendolo adatto sia per l’uso post-operatorio che per la gestione temporanea di lesioni cutanee o comportamenti di autolesionismo dovuti a prurito o dermatiti. È indicato per un uso continuativo, con controlli periodici da parte del proprietario o del personale sanitario veterinario.
Adattabile a diversi tipi di attacco grazie a linguette regolabili e chiusure sicure, il collare è facilmente igienizzabile e resistente a uso quotidiano. Le superfici interne sono rifinite per limitare l’accumulo di sporco e facilitare la pulizia con soluzioni neutre, evitando detergenti aggressivi che possano alterare i materiali o causare reazioni cutanee.
Indicazioni Terapeutiche
Il collare elisabettiano da 10 cm è indicato come dispositivo di protezione fisica per prevenire il contatto diretto della bocca, delle zampe o del corpo dell’animale con ferite, punti di sutura, medicazioni, lesioni dermatologiche, dermatiti pruriginose e altre aree che richiedono riposo e protezione per guadagnare tempo alla guarigione. In ambito post-operatorio, questo collare aiuta a evitare che l’animale rimuova suture o limiti l’efficacia dei trattamenti locali, consentendo una cicatrizzazione regolare. È consigliato anche nel controllo di comportamenti autoindotti quali mordicchiamento o grattamento cronico che possono aggravare infezioni cutanee o ritardare la riparazione tissutale.
Il collare trova impiego sia in presenza di medicazioni delicate soggette a contaminazione dall’animale sia per proteggere applicazioni topiche che necessitano di rimanere in sede per un periodo definito. Può essere utilizzato in terapia complementare alla gestione farmacologica e locali, riducendo la necessità di interventi aggiuntivi legati a complicanze da autotraumatismo. Inoltre, è utile nelle fasi acute di malattie pruriginose per impedire che stimoli ripetuti peggiorino l’infiammazione o determinino l’insorgere di lesioni secondarie.
Indicazioni pratiche comprendono: protezione di ferite chirurgiche, prevenzione della rimozione di punti di sutura o graffe, tutela di ferite traumatiche superficiali e profonde, protezione di aree trattate con medicazioni o prodotti topici sensibili e supporto nella fase di guarigione di dermatiti e reazioni cutanee. L’impiego deve essere valutato in funzione della condizione clinica dell’animale e della capacità dello stesso di adattarsi al dispositivo, privilegiando il benessere e monitorando costantemente eventuali segni di stress o difficoltà respiratorie.
Composizione
Il collare è composto da materiali selezionati per coniugare leggerezza, resistenza e comfort: una componente esterna rigida o semi-rigida in materiale plastico atossico che mantiene la forma del collare, un’imbottitura interna e bordi rifiniti in materiale morbido per ridurre sfregamenti, e elementi di fissaggio regolabili in nylon o tessuto tecnico resistente con chiusure a strappo o fibbie a sicurezza. Le superfici sono trattate per essere facilmente detergibili con acqua tiepida e detergenti neutri. L’uso di materiali privi di ftalati e di coloranti aggressivi riduce la probabilità di reazioni cutanee di contatto.
Le dimensioni nominali del modello indicato corrispondono a un’altezza della fascia frontale di 10 cm, pensata per garantire una distanza di sicurezza tra il muso e l’area da proteggere; la circonferenza regolabile del collare è ottenuta tramite sistemi a strappo o regolatori che permettono di adattare il dispositivo a collo e petto dell’animale senza comprimere eccessivamente. I componenti sono assemblati tramite cuciture rinforzate e giunzioni sigillate per aumentarne la durata. Tutti i materiali a contatto con la pelle sono anallergici e testati per minimizzare irritazioni e sfregamenti.
Per la cura e manutenzione, il collare può essere lavato a mano o con ciclo delicato, evitando temperature elevate e l’uso di solventi aggressivi o candeggina; il materiale plastico semi-rigido non deve essere piegato eccessivamente per non compromettere la forma e l’efficacia protettiva. Elementi in tessuto o imbottitura devono essere asciugati completamente prima di riapplicare il collare all’animale.
Controindicazioni
L’uso del collare elisabettiano da 10 cm è controindicato in animali che presentano oculare, respiratorie o cervicali condizioni che potrebbero essere aggravate dall’applicazione di un collare rigido: ad esempio, pazienti con difficoltà respiratorie severe, ostruzioni delle vie aeree, traumi cervicali acuti non stabilizzati o condizioni neurologiche tali da compromettere la deambulazione autonoma. È inoltre sconsigliato in situazioni in cui il collare possa interferire con i presidi medici già in essere (ad esempio tank o supporti esterni posizionati attorno al collo), salvo parere del medico veterinario.
Non è raccomandato l’utilizzo prolungato e non supervisionato in animali con grave ansia da separazione o comportamenti di panico che possono portare a lesioni ulteriori a causa di collisone o di impatto contro superfici; in questi casi è preferibile valutare soluzioni alternative o complementari, come protezioni localizzate o dispositivi morbidi di contenimento. L’impiego in animali incapaci di alimentarsi o bere autonomamente mentre indossano il collare deve essere evitato a meno che non siano previste e attuate misure assistite che ne permettano il nutrimento e l’idratazione.
Infine, il collare non deve essere utilizzato se presenta difetti evidenti, rotture strutturali, parti taglienti o cuciture allentate che possano causare ulteriore disagio; in presenza di segni di irritazione cutanea persistente, lesioni da sfregamento o reazioni allergiche, il dispositivo deve essere rimosso e consultato il professionista sanitario che segue l’animale per valutare alternative o modifiche all’impiego.
Sicurezza del farmaco per la specie
Pur non essendo un medicinale, il collare elisabettiano ha implicazioni di sicurezza specifiche per le specie a cui è destinato e quindi richiede un’adeguata considerazione in termini di compatibilità fisica, fisiologica e comportamentale. È fondamentale che il dispositivo non comprometta la respirazione, la vista periferica in modo eccessivo o la capacità dell’animale di assumere cibo e acqua; pertanto l’adattamento e la verifica da parte del proprietario o del personale veterinario sono passi essenziali per garantire un uso sicuro e appropriato.
Nei cani e gatti con conformazioni anatomiche particolari (ad esempio razze brachicefale o con collo molto corto) è necessario valutare la corretta forma e lunghezza del collare per evitare compressione o pressione su trachea e strutture vascolari; in questi casi possono essere raccomandati collari di forma alternativa o sistemi protettivi morbidi che riducano il carico sulla regione cervicale. Per cuccioli e gattini, l’uso deve essere valutato in relazione al peso corporeo e alla maturazione strutturale del collo, poiché un collare non adeguato potrebbe ostacolare lo sviluppo o causare discomfort eccessivo.
Controlli frequenti durante l’utilizzo servono ad individuare tempestivamente segni di stress, difficoltà a nutrirsi, alterazioni del comportamento, irritazioni cutanee o lesioni da sfregamento. Qualsiasi segnale di compromissione del benessere dell’animale impone la sospensione temporanea o definitiva dell’uso del collare e la richiesta di parere al professionista sanitario per decidere la strategia terapeutica più idonea. L’obiettivo primario è sempre la protezione della ferita associata al mantenimento del comfort e della sicurezza dell’animale.
Precauzioni
Prima dell’applicazione, verificare che il collare sia integro, privo di spigoli e correttamente dimensionato. Durante le prime ore di impiego sorvegliare l’animale per valutarne l’adattamento: alcuni soggetti possono manifestare agitazione, difficoltà nel camminare o problemi a mangiare; in tali casi è possibile offrire brevi pause controllate e riprendere l’uso non appena il comportamento si stabilizza. Non lasciare mai l’animale incustodito per lunghi periodi con un collare difettoso o non adatto, per evitare impatti contro superfici che possano causare traumi o intrappolamenti.
Tenere il dispositivo fuori dalla portata dei bambini e riporre eventuali accessori di fissaggio in modo ordinato per impedire manomissioni. Lavare e asciugare regolarmente il collare secondo le indicazioni per mantenere igienicità e ridurre il rischio di proliferazione microbica. Evitare detergenti aggressivi o solventi che possano decolorare o deteriorare i materiali a contatto con la pelle dell’animale.
In presenza di medicazioni fragili o particolarmente voluminose, assicurarsi che il collare non provochi compressione della medicazione stessa; verificare quotidianamente lo stato della cute circostante per prevenire la formazione di arrossamenti o piaghe da pressione. Se l’animale è portatore di condizioni concomitanti importanti (ad esempio insufficienza cardiaca, respiratoria o patologie neurologiche) consultare il medico veterinario prima dell’impiego per valutare rischi e benefici e stabilire un piano di supervisione adeguato.
Modalità di somministrazione
Applicazione: posizionare il collare intorno al collo dell’animale in modo che la parte più ampia (la fascia da 10 cm) si estenda in avanti a protezione della regione craniale e delle aree da proteggere. Regolare la circonferenza con le linguette o la chiusura disponibile fino a ottenere una calzata sicura ma non costrittiva: la regolazione ideale permette l’inserimento di due dita tra il collare e il collo per evitare compressioni eccessive. Verificare la simmetria e l’allineamento del collare rispetto alla linea mediana dell’animale per garantire una copertura uniforme.
Rimozione: per ispezionare la ferita o applicare trattamenti locali, rimuovere il collare con cautela seguendo l’ordine inverso dell’applicazione. In caso di uso continuativo, prevedere brevi momenti di pausa sotto supervisione per consentire nutrizione e cure igieniche, mantenendo sempre il controllo dell’animale per evitare che acceda alle aree protette durante le pause.
Adattamento: alcuni animali richiedono tempo per abituarsi al collare; l’introduzione graduale, con sessioni iniziali di pochi minuti fino al raggiungimento di periodi più lunghi, può facilitare l’accettazione. Offrire rinforzi positivi (attenzioni, carezze, piccoli premi compatibili con la terapia veterinaria) può aiutare a ridurre l’ansia iniziale. Assicurarsi che l’animale abbia libero accesso a cibo e acqua; se il collare limita la deglutizione o l’accesso alle ciotole normali, utilizzare ciotole rialzate o somministrare sotto supervisione.
Programma di trattamento
La durata d’uso del collare dipende dalla natura della lesione o dall’intervento che ne ha reso necessaria l’applicazione. In genere il collare deve rimanere fino a completo processo di guarigione della ferita, fino alla rimozione delle suture o fino alla stabilizzazione della condizione clinica che ha richiesto la protezione. È buona pratica rivalutare quotidianamente lo stato della zona protetta e pianificare controlli periodici con il personale sanitario che segue il caso per definire il momento più opportuno per la sospensione graduale del dispositivo.
Per lesioni superficiali o piccole medicazioni la protezione può essere richiesta per un periodo più breve; per interventi chirurgici, lesioni profonde o condizioni dermatologiche croniche i tempi possono essere più prolungati e richiedere un impiego continuativo fino al consolidamento della guarigione. Nei casi di autotraumatismo recidivante, potrebbe essere necessario integrare l’uso del collare con misure comportamentali o farmacologiche prescritte dal veterinario per affrontare la causa sottostante e ridurre il rischio di recidive.
Qualora si riscontri che l’animale rimuove o aggira sistematicamente il collare, è opportuno riconsiderare la taglia o il modello, o valutare soluzioni alternative (es. collari morbidi, guaine protettive locali) in accordo con il professionista sanitario. Il programma terapeutico deve sempre bilanciare la necessità di protezione della ferita con il mantenimento del benessere generale dell’animale, prevedendo adattamenti e controlli regolari.
Specie di destinazione
Il collare è destinato all’impiego su cani e gatti e risulta particolarmente indicato per soggetti di taglia piccola e media compatibili con l’altezza della fascia frontale di 10 cm. Anche in animali di taglia diversa, l’utilizzo può essere valutato se la conformazione fisica e il rapporto taglia/circonferenza risultano adeguati; in tali casi è necessario verificare la corretta calzata e la funzionalità del dispositivo. Il prodotto può essere adatto a soggetti giovani, adulti e anziani, purché si tenga conto delle specifiche esigenze legate all’età (ad esempio valutando la fragilità cutanea negli animali anziani o la dimensione del collo nei cuccioli).
Per specie non canine o feline (ad esempio piccoli mammiferi esotici), l’uso deve essere valutato con cautela e, preferibilmente, sotto indicazione e supervisione di un professionista esperto nella specie specifica. L’obiettivo è garantire che il dispositivo offra una protezione efficace senza compromettere funzioni vitali o il comportamento naturale dell’animale; pertanto la scelta della misura e la modalità di applicazione devono essere personalizzate in funzione della specie e delle condizioni individuali.